La Collegiata di S. Andrea ad Empoli è indubbiamente una fra le chiese più significative della Diocesi fiorentina al di fuori della città di Firenze. Di antica origine, presenta una facciata marmorea romanica da sempre studiata insieme a S. Miniato al Monte, al Battistero fiorentino o alla Badia Fiesolana. La sua notorietà e quella del suo patrimonio artistico hanno attirato studiosi dal tardo Settecento ai nostri giorni, studi decisamente intensificatisi a partire dagli Anni Novanta del XX secolo e ulteriormente incrementatisi negli Anni Duemila. Allora perché un nuovo libro sulla Collegiata? Questo volume vuol essere un rigoroso ma sintetico regesto cronologico degli eventi più significativi che hanno riguardato la Collegiata ed i suoi beni artistici (ora in buona parte conservati nel contiguo museo), che possa stimolare Empolesi e turisti a voler maggiormente approfondire e conoscere la storia di questo fondamentale monumento d’arte, pur non mancando nel testo vari riferimenti a documenti inediti e nuove interpretazioni storiografiche. Ma l’opera non si esaurisce nella sola Collegiata, dilatandosi ad altri edifici sacri empolesi dell’hinterland connessi in qualche maniera alla Collegiata stessa. Nel volume si tratta anche della nascita della città romana di In Portu e del suo sviluppo in età medievale, dilatando inoltre lo sguardo ad altre chiese toscane nate come ecclesiæ portuenses in città e castra, da Porto Pisano alle sponde dell’Arno fino a Florentia, con la loro trama di similitudini ed interconnessioni con chiese paleocristiane sorte in precedenti castra romani lungo il limes sudorientale danubiano dell’impero romano e sul Mar Nero.
Giampaolo Trotta