Quando mi assegnarono la lista dei “dimettibili” che dovevo seguire mi dissero: “vedrai questo caso sarà impossibile, rifiuta ogni contatto!” aggiunsero anche che, tanto era il tempo trascorso seduto con la testa appoggiata ad una colonna di pietra del reparto, che proprio lì si era formata un’impronta.
Questo scritto viene alla luce dopo oltre trentacinque anni dell’esperienza compiuta da Paola nel mondo della follia.
Più precisamente nel manicomio di San Salvi di Firenze.

Trenta progetti di Arte pubblica all’Accademia di Belle Arti di Firenze 2010-2015
EXUVIA 
