I “Quaderni Henry Dunant” sono una collana di articoli, atti congressuali, testi di piccole o grandi dimensioni, ideata da me ed ispirata dai circa 130 quaderni manoscritti delle memorie del grande Enrico.
Dovrebbero essere un approfondimento ed un potente mezzo di diffusione della storia della Croce Rossa, riproponendo anche testi del passato in italiano o in lingua originale, manoscritti inediti, iconografie storiche, atti di convegni sul tema della storia della Croce Rossa.
Possono tuttavia ben collocarsi all’interno della collana anche soggetti correlati alla storia della Croce Rossa: storia delle grandi calamità, storia militare e della sanità militare, storia della medicina, storia degli ordini ospitalieri e biografie di grandi personaggi.
Prof. Paolo Vanni,
già Referente nazionale alla storia di Croce Rossa,
già Emerito dell’Università di Firenze
Presentazione
Questi due brevi testi presentati in un’unica soluzione che abbiamo deciso con la dott.ssa R. Ottaviani di pubblicare nella loro prima traduzione italiana sono pressocché sconosciuti in Italia! Eppure rappresentano l’altra «versione», quella di G. Moynier, opposta alla più conosciuta e direi più amata di Dunant, relativa alla nascita e ai primi passi della Croce Rossa. Chiaramente sono testi per amatori e prevedono una certa conoscenza della storia di Croce Rossa che va dalla battaglia di Solferino e San Martino o meglio dal «Souvenir» alla bancarotta di Dunant del 1867 e poco oltre. In entrambi i testi Moynier è molto «laconico» verso Dunant che nel primo libretto non nomina mai o quasi. Nel secondo vengono fuori certe verità e c’è un tentativo di recupero ma avviene a torto collo in seguito dell’attribuzione del primo premio Nobel a Dunant nel 1901 (la memoria di Moynier è del 1903). Non si poteva più «per decenza» non nominare il «vero» fondatore della Croce Rossa. Tuttavia nel complesso Moynier rivendica a se stesso il ruolo di effettivo promotore e fondatore della C.R. o meglio di quell’organismo internazionale che nacque come Comitato dei Cinque. Fin dall’inizio c’erano state frizioni tra i due, Moynier era solo per le Società nazionali, Dunant voleva e aveva capito bene che senza neutralità dei feriti e delle strutture e delle persone ad essi correlate si sarebbe andati avanti poco. Il gran numero dei medici soprattutto militari che lo «seguivano» e lo amavano con Basting in testa, quello volevano, la Neutralità. Essa era stata fi n dal 28 aprile 1861 il cavallo di battaglia di Ferdinando Palasciano, tre mesi dopo il farmacista Arrault fornitore generale dell’esercito francese e amico intimo del Ministro della guerra in una lettera aperta al Ministro la proponeva come sua con qualche variante. Ma l’idea circolava e stava a cuore ai medici Militari, Dunant l’aveva intuito! Nei testi di Storia della Medicina si fa risalire l’idea di Croce Rossa a Giovanni Pringle nato a Stickelhouse, nel sud dell’Inghilterra (1707-1782). Il Souvenir di Dunant esce nel novembre del 1862, in esso compare il principio sacro di protezione per il ferito in battaglia e già nella circolare del 15 settembre del 1863 con cui scavalca il Comitato dei Cinque, egli introduce il concetto di Neutralità chiaramente espresso nell’invito spedito in tale data per la Conferenza preparatoria dell’ottobre 1863. Moynier e il Comitato ne sono esterrefatti e contrariati, Dunant rassegna le sue prime dimissioni il 29 maggio 1864 che ovviamente vengono respinte dal momento che l’attenzione delle corti europee era verso Dunant e non certamente per Moynier e il Comitato! Basting, medico militare farà introdurre a nome di Dunant la Neutralità nella Conferenza preparatoria dell’ottobre 1863 e insisterà per il suo inserimento soprattutto nei riguardi dei feriti stessi sul campo. Si arriva quindi alla Conferenza diplomatica dell’Agosto 1864 con Dunant ancora nel Comitato e con le società volontarie di soccorso nel progetto del Comitato. Tutto verrà approvato anche se la Neutralità del ferito come formulata nel paragrafo b della Conferenza preparatoria, non sarà più esplicitamente «scritta» in nessun’altra Convenzione di Ginevra inclusa quella del 1949. Cacciato Dunant per bancarotta fraudolenta, Moynier si appropria del Comitatoe della Croce Rossa, cercherà di cancellare con ogni modo il nome di Dunant. Come difensore del Comitato internazionale e della Croce Rossa farà bene perché lo proteggerà dalle manovre francesi che lo volevano a Parigi; inoltre Moynier sarà uno dei fondatori dell’Istituto di Diritto internazionale a Gand (8- 10 settembre 1873). Ne aveva proposto l’istituzione fi n dal novembre 1872 (vedi Bugnon cronologia) Moynier è avvocato, sa parlare e condurre bene i dibattiti delle conferenze internazionali, dal 1863 al 1864 e oltre, ma non ci risulta che Dunant non sapesse esprimersi in pubblico, scrivere e proporre un testo come risulta da queste due pubblicazioni di Moynier. La circolare del 15 settembre 1863 lo prova, è ben fatta! Nelle «Memorie» Dunant presenta un’altra versione in cui appare come protagonista assoluto, Moynier e il Comitato sono sullo sfondo e fanno fatica a seguirlo in tutta la sua azione diplomatica presso i «potenti» dell’epoca. Per esempio, anche l’undicesimo articolo della Convenzione dell’agosto 1864 sull’estensione della protezione alle guerre di mare, mai discusso e approvato, ne fa fede, quello non l’avrebbe potuto scriver in alcun modo Moynier! Certo lo scontro all’interno del Comitato deve essere stato duro fi n dall’inizio della sua costituzione; quindi è necessario allo storico o all’appassionato della storia, approfondire e confrontare i testi. Ci auguriamo che queste due memorie di Moynier, oggi proposte, servano alla ricerca di una verità sempre più formante e sempre più vera.
Paolo Vanni prof ordinario di Chimica medica
già Delegato nazionale alla Storia di C.R.
già Medaglia d’argento al merito della CRI.