I “Quaderni Henry Dunant” sono una collana di articoli, atti congressuali, testi di piccole o grandi dimensioni, ideata da me ed ispirata dai circa 130 quaderni manoscritti delle memorie del grande Enrico.
Dovrebbero essere un approfondimento ed un potente mezzo di diffusione della storia della Croce Rossa, riproponendo anche testi del passato in italiano o in lingua originale, manoscritti inediti, iconografie storiche, atti di convegni sul tema della storia della Croce Rossa.
Possono tuttavia ben collocarsi all’interno della collana anche soggetti correlati alla storia della Croce Rossa: storia delle grandi calamità, storia militare e della sanità militare, storia della medicina, storia degli ordini ospitalieri e biografie di grandi personaggi.
Prof. Paolo Vanni,
già Referente nazionale alla storia di Croce Rossa,
già Emerito dell’Università di Firenze
Presentazione
Le celebrazioni per i Centocinquantanni dell’Unità di Italia del 2011 sono state precedute, nel passato anno, dalla ricorrenza dei centenari della morte di tre grandi personaggi della storia umanitaria: quella di Henry Dunant, fondatore della Croce Rossa, di Gustave Moynier, primo presidente del Comitato Internazionale di Ginevra e, quella – forse la più celebrata – di Florence Nightingale, “creatrice” della professione infermieristica laica. Il Centro di Documentazione per la Storia dell’Assistenza e della Sanità di Firenze, con la collaborazione dell’Uffi cio Storico della Croce Rossa Italiana (Comitato Regionale della Toscana) ha organizzato, su suggerimento del Presidente del Comitato Scientifi co, Prof. Enrico Ghidetti, un Convegno nelle giornate del 9 e10 ottobre 2010 che, pur focalizzato sulla fi gura della Nightingale, ha tuttavia, compreso anche ambiti pertinenti alla storia della Croce Rossa e della medicina militare. Questa iniziativa – che si è tenuta presso il Comitato Regionale Croce Rossa toscana – ha avuto pieno successo di pubblico e di relatori come dimostrato dalle più di cinquanta relazioni che si sono succedute in un giorno e mezzo e che sono state organizzate nelle due sessioni dedicate, una, alla storia della medicina e della infermieristica, l’altra, alla storia della Croce Rossa. Questi Atti raccolgono quasi l’unitarietà dei contributi congressuali che si sono avvalsi della presenza di rappresentanti dei principali centri internazionali: da Francois Bugnion di Ginevra, già responsabile per il Diritto Umanitario Internazionale (DIU) del Comitato Internazionale Croce Rossa (CICR) ideatore del Cristallo rosso, a Hermann Burgunthal, Direttore del Museo Henry Dunant di Heiden, a Caroline Wortingthon, Direttrice del Museo Florence Nightingale di Londra.
Gli organizzatori del Convegno, curatori di questa pubblicazione di Atti, vogliono ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’iniziativa.
Un grazie particolare, dunque, al Comitato Regionale CRI della Toscana e al suo Presidente Dr. Francesco Caponi, al suo Direttore Generale Dr. Pasquale Morano, a Sorella Maria Enrica Monaco, Direttrice del Museo di Croce Rossa del Comitato Provinciale di Firenze e a tutto il personale per la gentile ed attenta ospitalità che ci ha tributato. Dunant e non certamente per Moynier e il Comitato! Basting, medico militare farà introdurre a nome di Dunant la Neutralità nella Conferenza preparatoria dell’ottobre 1863 e insisterà per il suo inserimento soprattutto nei riguardi dei feriti stessi sul campo. Si arriva quindi alla Conferenza diplomatica dell’Agosto 1864 con Dunant ancora nel Comitato e con le società volontarie di soccorso nel progetto del Comitato. Tutto verrà approvato anche se la Neutralità del ferito come formulata nel paragrafo b della Conferenza preparatoria, non sarà più esplicitamente «scritta» in nessun’altra Convenzione di Ginevra inclusa quella del 1949. Cacciato Dunant per bancarotta fraudolenta, Moynier si appropria del Comitatoe della Croce Rossa, cercherà di cancellare con ogni modo il nome di Dunant.
Come difensore del Comitato internazionale e della Croce Rossa farà bene perché lo proteggerà dalle manovre francesi che lo volevano a Parigi; inoltre Moynier sarà uno dei fondatori dell’Istituto di Diritto internazionale a Gand (8- 10 settembre 1873). Ne aveva proposto l’istituzione fi n dal novembre 1872 (vedi Bugnon cronologia) Moynier è avvocato, sa parlare e condurre bene i dibattiti delle conferenze internazionali, dal 1863 al 1864 e oltre, ma non ci risulta che Dunant non sapesse esprimersi in pubblico, scrivere e proporre un testo come risulta da queste due pubblicazioni di Moynier. La circolare del 15 settembre 1863 lo prova, è ben fatta! Nelle «Memorie» Dunant presenta un’altra versione in cui appare come protagonista assoluto, Moynier e il Comitato sono sullo sfondo e fanno fatica a seguirlo in tutta la sua azione diplomatica presso i «potenti» dell’epoca. Per esempio, anche l’undicesimo articolo della Convenzione dell’agosto 1864 sull’estensione della protezione alle guerre di mare, mai discusso e approvato, ne fa fede, quello non l’avrebbe potuto scriver in alcun modo Moynier! Certo lo scontro all’interno del Comitato deve essere stato duro fi n dall’inizio della sua costituzione; quindi è necessario allo storico o all’appassionato della storia, approfondire e confrontare i testi. Ci auguriamo che queste due memorie di Moynier, oggi proposte, servano alla ricerca di una verità sempre più formante e sempre più vera.
Paolo Vanni prof ordinario di Chimica medica
già Delegato nazionale alla Storia di C.R.
già Medaglia d’argento al merito della CRI.