Cosa sarebbe accaduto all’Italia, all’Europa e al mondo intero se Hitler e Mussolini fossero stati assassinati nel maggio 1938 – ovvero prima dello scoppio della seconda guerra mondiale?
È questo il punto di partenza del nuovo libro del prof. Paolo Paoletti, storico di prestigio internazionale che vanta quasi quarant’anni di ricerche e pubblicazioni sulle immani tragedie italiane durante il secondo conflitto mondiale.
Diversamente da tutte le sue opere precedenti, in questo libro l’Autore si cimenta nella narrativa. Una narrativa colta, che affonda le proprie radici nella migliore tradizione del romanzo storico in abbinamento alle distopie care alla letteratura fantasy. Il risultato è un racconto avvincente, che si muove sul terreno del romanzo giallo e della fiction – pervenendo a una propria autenticità letteraria che possiamo definire, appunto, “romanzo fantastorico”.
In quest’ottica, le rocambolesche avventure del protagonista del romanzo, il conte Rambaldo Bini Bonaccorsi (figura ispirata a un personaggio storico realmente esistito, che ebbe la possibilità concreta di interagire con i due dittatori durante la loro visita a Firenze), incidono direttamente sul suo presente storico e ancor più sul corso del divenire.
Le dense ma godibilissime pagine di “Colomba mortale” ricreano un mondo reale, tutt’altro che parallelo: in esse, il lettore si muove all’interno di un contesto storico assolutamente veritiero, credibile, fondato e documentato. Tale scelta narrativa emerge dalla profonda formazione culturale dell’Autore. Altrettanto vale per le componenti espressive e stilistiche del racconto: una prosa asciutta e incalzante, al servizio di una florida vena creativa e immaginativa, ne rende la lettura agevole e quanto mai appassionante. L’impianto narrativo che descrive le vicende di Rambaldo non lascia spazio a pause o cali di tensione, facendo sì che i colpi di scena si succedano pagina dopo pagina.
Nella cornice di tali raffinati stratagemmi letterari, il lettore – indotto dall’assoluta verosimiglianza dei dialoghi che prendono vita tra il protagonista e personalità come Italo Balbo, Pablo Picasso o John Edgar Hoover, oppure tra Heinrich Himmler e Joseph Goebbels, tra il duca di Windsor e Neville Chamberlain, tra Rudolf Hess e Galeazzo Ciano… – è naturalmente portato a dare credibilità a quanto sta leggendo.
Le avventure di Rambaldo, proposte come in una sorta di diario cronologico (la voce del narratore), spaziano dal marzo 1937 al maggio 1945, dipanandosi da Firenze fino a Gerusalemme – attraverso la Libia, la Svizzera, la Francia, la traversata oceanica a New York fino all’approdo a una nuova vita negli Stati Uniti. Parallelamente ad esse, ma anche e soprattutto a causa di esse, si sviluppano a cascata le vicende che daranno origine a un nuovo ordine mondiale.
L’AUTORE
Paolo Paoletti
Insegnante di Lingue e Letterature straniere moderne nelle scuole medie superiori, Paolo Paoletti (pubblicista dal 1988) ha iniziato a fare ricerca negli archivi, soprattutto stranieri, dal 1984.
Dopo la scoperta, nel febbraio 1994, dei fascicoli inglesi e americani sulle stragi nazi-fasciste, che spinse il Procuratore Militare di Roma, Antonino Intelisano, a cercare e trovare il cosiddetto “armadio della vergogna”, si è interessato soprattutto ai crimini di guerra nazi-fascisti pubblicando 23 saggi (molti dei quali dedicati alla Firenze del periodo bellico).
Fin dal suo primo libro “Firenze. Guerra & Alluvione”, scritto nel 1985 con Mario Carniani, ha sistematicamente messo a confronto le testimonianze dei protagonisti delle vicende storiche narrate con i documenti d’archivio.
Per i tipi di Edizioni Tassinari ha pubblicato i volumi “Quale Liberazione?”, “Beate menzogne (e venerabili segreti)” e “Una Guernica italiana”.