Il catalogo delle stelle doppie

Alberto Meschiari

ISBN: 9791280141033 (2020)
Brossura cucita, 260 pp, 23 × 32 cm

75,00

 

Si tratta della riproduzione fotografica del catalogo manoscritto delle stelle doppie che Giovanni Battista Amici redasse fra il 1815 e il 1851. Il volume è corredato da un’introduzione in italiano e in inglese e da una breve sezione fotografica dedicata ai luoghi e agli strumenti d’osservazione di Amici (telescopio newtoniano e micrometro a doppia immagine).

Gli anni 1824-1826 sono quelli più ricchi di annotazioni. Si può pensare che l’attenzione ricevuta in campo internazionale, grazie anche alla mediazione dell’astronomo barone Franz Xaver von Zach, e la personale conoscenza avvenuta a Modena proprio nel 1824 con l’astronomo John Frederick William Herschel, figlio di William Herschel, abbiano stimolato Amici a riprendere per qualche tempo le sue osservazioni di stelle doppie con maggiore sistematicità. Nei primi anni Venti dell’Ottocento erano fondamentalmente quattro gli osservatori di stelle doppie: Friedrich Georg Wilhelm Struve, James South, John Frederick William Herschel e Giovanni Battista Amici. Gli ultimi due tennero una corposa corrispondenza sul tema delle stelle doppie e degli strumenti per osservarle e misurarne le distanze, ampiamente documentata nell’introduzione.

Perché pubblicare oggi, dopo quasi due secoli dalla sua stesura manoscritta, il Catalogo di stelle doppie di Giovanni Battista Amici? Ai suoi tempi, John Frederick William Herschel tornò ripetutamente sull’argomento, proponendo ad Amici di preparare una Memoria da presentare all’Astronomical Society… Due sono le pubblicazioni che nel corso della sua vita Amici lamentò di non essere riuscito a portare a compimento a causa di altre occupazioni più urgenti: la memoria sui suoi microscopi acromatici e il catalogo delle stelle doppie. Alla prima lacuna ha provveduto lo scrivente nel 2003 con il volume The microscopes of Giovanni Battista Amici. Alla seconda rimedia ora con questo catalogo a stampa.

 

 

Alberto Meschiari è stato per trentacinque anni ricercatore di Filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Si è occupato di Storia della filosofia, di Filosofia del linguaggio, di Filosofia morale, di Storia della scienza e di narrativa, pubblicando oltre trenta volumi. Dal 2003 elabora una propria etica del reincanto.

L’etica del reincanto ha ad oggetto il processo della individualizzazione: quel processo che conduce a fare di se stessi una individualità distinta, fondata sulla capacità di discernere e di scegliere, di progettare e di orientare la propria vita, contro la “cultura” della mercificazione, perché è questa a costituire oggi il disincanto: un’idea del mondo dove tutto ha un prezzo e niente ha un valore.

Fra le sue pubblicazioni: Riprendersi la vita. Per un’etica del reincanto (2010), Sul dialogo (20142), Il libriccino del silenzio (2012), Filosofia del camminare (2014), Lettera ai giovani sull’amore (2014).