Rachele, una bella e intelligente ragazza ebrea, vive con ansia a Gerusalemme la vigilia dell’assalto dei crociati, sapendo che ne seguirà una terribile strage. Eppure il suo cuore rifiuta l’idea che tra l’esercito cristiano debba esserci soltanto cieca ferocia. Forse un’anima generosa la salverà…
Goffredo di Buglione, comandante ma soprattutto studioso umanista, costretto per motivi politici a condurre fino a quelle mura un esercito con una cruenta marcia di tre anni, è affascinato dalle culture che ha potuto conoscere in quella impresa. Nell’ora decisiva vive il tormento di essere costretto ad annientare quella città che istintivamente ama e distruggere proprio quel sapere che ammira.
Goffredo salverà Rachele e tra loro nascerà un amore intenso, certo storicamente non documentato, che è la chiave per guidarci nella mente di questo personaggio introverso che si è portato nella tomba molti misteri, compreso quello della sua morte a un anno dalla sua elezione ad Advocatus del Santo Sepolcro.
Le lotte dei comandanti cristiani per la supremazia, dei vescovi per la conquista del Patriarcato Latino e gli intrighi di corte attorno alla figura di Goffredo, fragile per la sua onestà fra tanti nemici senza scrupoli, scandiscono il romanzo, che tuttavia non abbandona mai il tema dell’amore, ravvivato anzi da un marcato erotismo.
Rachele lotterà con astuzia e spregiudicatezza per non soccombere ai grandi pericoli ai quali è esposta, rivelandosi una figura eroica, donna dalla mirabile indipendenza intellettuale.