Tutto cominciò il 26 aprile 1478, quando la potente famiglia fiorentina dei Pazzi, con il sostegno di Papa Sisto IV, osò attuare l’attentato contro Lorenzo e Giuliano dei Medici, figli di Piero il Gottoso, proprio nel luogo più sacro e spettacolare di Firenze: nel Duomo cittadino, sotto la cupola del Brunelleschi. In seguito anche Cosimo I, Duca di Firenze e successivamente Granduca della Toscana, verrà fatto oggetto di un attentato nel 1560 a opera della famiglia Pucci. Nel secondo caso l’assassinio fallì ma questi due fatti portarono alla decisione dello stesso Cosimo di creare un lungo corridoio aereo fra i suoi uffici e la residenza di Palazzo Pitti. Anche per merito del protagonista di questo libretto, il barone Caius von Münchhausen, ancora adesso fiorentini e turisti possono deliziarsi dello splendido Corridoio Vasariano, dal quale si godono viste mozzafiato della Città del Fiore.
Paolo Paoletti
Insegnante di Lingue e Letterature straniere moderne nelle scuole medie superiori, Paolo Paoletti ha iniziato a fare ricerca storica negli archivi, soprattutto stranieri, dal 1984. Dopo la scoperta, nel febbraio 1994, dei fascicoli inglesi e americani sulle stragi nazifasciste, che spinse il Procuratore Militare di Roma, Antonino Intelisano, a cercare e trovare il cosiddetto “armadio della vergogna”, si è interessato soprattutto ai crimini di guerra nazifascisti pubblicando una trentina di saggi (molti dei quali dedicati alla Firenze del periodo bellico). Fin dal suo primo libro “Firenze. Guerra & Alluvione”, scritto nel 1985 con Mario Carniani, ha sistematicamente messo a confronto le testimonianze dei protagonisti delle vicende storiche narrate con i documenti d’archivio. Per i tipi di “Edizioni Tassinari” ha pubblicato i volumi storici “Quale Liberazione?”, “Beate menzogne (e venerabili segreti)”, “Una Guernica italiana”, “La vergogna di Firenze”, “Scandali e medaglie riparatrici”, il romanzo fantastorico “Colomba mortale” e il saggio sui cittadini onorari di Firenze “Il declino di un’onorificenza”e Rodolfo Siviero: l’uomo dei “miracoli”.
Nel 2023 Paolo Paoletti è stato insignito del “Premio Firenze” alla “Carriera Letteraria”.