I “Quaderni Henry Dunant” sono una collana di articoli, atti congressuali, testi di piccole o grandi dimensioni, ideata da me ed ispirata dai circa 130 quaderni manoscritti delle memorie del grande Enrico.
Dovrebbero essere un approfondimento ed un potente mezzo di diffusione della storia della Croce Rossa, riproponendo anche testi del passato in italiano o in lingua originale, manoscritti inediti, iconografie storiche, atti di convegni sul tema della storia della Croce Rossa.
Possono tuttavia ben collocarsi all’interno della collana anche soggetti correlati alla storia della Croce Rossa: storia delle grandi calamità, storia militare e della sanità militare, storia della medicina, storia degli ordini ospitalieri e biografie di grandi personaggi.
Prof. Paolo Vanni,
già Referente nazionale alla storia di Croce Rossa,
già Emerito dell’Università di Firenze
Prefazione
Onore a Sorella Del Chiaro! Ne fa fede quanto ha scritto l’amico e collega prof. Camillo De Luca, forse il più importante biografi co vivente su tutto il nostro territorio nazionale di F. Palasciano. Questa Sorella medico, Ispettrice provinciale e madre di famiglia è donna davvero “tosta” e decisa sempre a portare in fondo i progetti che mette in ponte. La ricordo più di cinque anni al primo corso sperimentale di Storia della Medicina e della Croce Rossa da me istituito a Marina di Massa. Mi disse subito, dopo aver superato l’esame fi nale (diploma di CISCRi), che avrebbe desiderato fare a Pisa una Sezione di Storia della CR. Dopo quattro anni di “duro lavoro”, l’anno sorso la sezione è nata presso il Comitato locale di S. Frediano a Settimo (PI). Ma Antonella aveva già cominciato a lavorare a questa “esaustiva” biografi a di Ferdinando Palasciano; ed ora la presentiamo al grande pubblico con i Quaderni H. Dunant, collana storica, voluta dal sottoscritto, e dedicata alla Storia della Croce Rossa e della Medicina in collaborazione con la prestigiosa Fondazione G. Ronchi di Firenze (http://ronchi.isti.cnr.it). La biografi a della Del Chiaro è di piacevole lettura ed è molto effi cace per farci capire chi era il Palasciano. Ferdinando Palasciano, che è confusamente conosciuto anche in ambienti di Croce Rossa, cosa che del resto riguarda pure H. Dunant, fu un personaggio a tutto tondo, non certo dedito, come lo sfortunato ginevrino, solo alla Croce Rossa. Fu patriota, fi lantropo, uomo della sinistra dell’epoca nel primo parlamento italiano, ma soprattutto fu ricercatore, chirurgo importante ed innovatore per certe tecniche di sua invenzione, come ha ben messo in luce sorella Antonella. Fu anche un “caratterino tutto particolare” e non era facile trattare con lui se lo si aveva contro. Ferdinando non mollava! Forse per questa sua spigolosità i “pubblici poteri” (leggi Casa Savoia) lo tennero sempre ad una controllata distanza. Tutto questo puntualmente si ritrova nella biografi a della Del Chiaro, dove forse si poteva omettere certe parti abbastanza “catechistiche” sulla Croce Rossa in genere. Tuttavia Antonella mi ha chiarito, fi no dall’inizio, che il suo scritto doveva essere opera di divulgazione per tutti, più che una biografi a scientifi ca del personaggio e che qui certe “spiegazioni” (così le ho chiamate io) potevano servire a coloro che di Croce Rossa sanno poco o nulla. Ed allora mi sono arreso! Per concludere, una parola sull’annosa diatriba Dunant-Palasciano.
Come ha scritto il collega De Luca, Palasciano, dieci anni prima di Dunant (1848-49), considerò i feriti dei moti di Messina neutrali e curò borbonici e patrioti. Enunciò nel 1861 il principio della neutralità in forma uffi ciale all’Accademia Pontiana/ Pontiniana delle Scienze ed in altri scritti. Riporto qui ora una testimonianza citata dal prof. J.D. Candaux, uno dei più noti studiosi di Dunant:
On sait comment, dans les publications rétrospectives du Comité interna tional do la Croix-Rouge, en 1873, en 1882, en 1884, Gustave Moynier a fait le silence sur le rôle d’Henry Dunant, ignorant son nom ou – qui pis est – le citant de manière anodine parmi les très nombreuses personnalités ayant contribué au succès de l’oeuvre. Cette version offi cielle s’accrédite si bien que des historiens étrangers au CICR, sans avoir les mêmes raisons de prendre leurs distances, méconnaissent complètement l’action de Dunant.
Ainsi, en1889 le publiciste Maxime Du Camp publie un petit volume à gros tirage, La Croix-Rouge française dans lequel, à propos des préliminaires de la Convention de Genève, il relate assez longuement l’initiative d’un médecin napolitain du nom de Palasciano, qui avait publié en 1861, donc trois ans avant la fondation de la Croix-Rouge, une motion demandant la neutralisation des blessés de guerre. Et Maxime Du Camp, de manière tout à fait erronée, mais avec une parfaite assurance, conclut son chapitre en disant du Dr. Palasciano: «Il est en fait le fondateur de la Croix-Rouge».
Come si vede Palasciano fu davvero ritenuto da molti in quell’epoca “fondatore” o uno dei fondatori (ne furono citati molti altri, compresa F. Nightingale) della Croce Rossa; ma in realtà il nostro personaggio ne ebbe certe intuizioni o ne fu tenuto fuori (vedi conferenza preparatoria di Ginevra e Congresso diplomatico, 1863/64) o tali furono i suoi impegni ed i suoi interessi di chirurgo e di uomo politico, che nel tempo si occupò di tante altre cose diverse dall’assistenza ai feriti sul campo di battaglia. Si può pertanto ritenere un incompreso ed è certamente una gloria tutta italiana per l’idea della neutralità e l’importanza dell’assistenza medica durante i confl itti, ma non il padre della Croce Rossa internazionale. Il libro di sorella Del Chiaro, si pone quindi tra le opere storiche che vogliono rendere partecipe gli “addetti ai lavori”, ma anche il grande pubblico, delle glorie che fanno parte della storia della Croce Rossa internazionale ed italiana. In conclusione non possiamo che plaudire a quest’opera di ricordo celebrativo sì, ma anche di educazione alla cultura: e, credetemi, ce ne è tanto bisogno.
Prof. Paolo Vanni
già Delegato Nazionale alla Storia della Croce Rossa
già Ordinario della Facoltà di Medicina di Firenze