Roberto Picchianti – Arrivai a Sansepolcro il giovedì mattina di mezzo maggio 1955. Vedevo per la prima volta la cittadina in provincia di Arezzo, e dovevo compiere ancora i venti anni, cosa che avvenne il 6 ottobre successivo.
Avevo appuntamento col presidente dell’U.S. Sansepolcro, rag. Carlo Oelker, procuratore generale della Ditta Buitoni, il pastificio di fama mondiale. Al presidente ero stato segnalato dal suo giovane cognato Ottavio Vezzosi, futuro ingegnere, oggi scomparsi entrambi. I dirigenti della squadra di calcio cercavano un nuovo portiere da affiancare all’altro giovane Mereu, e sostituire così l’anziano Sordi che dava l’addio allo sport attivo.
Terminata la partitella d’allenamento, l’allenatore Pagotto, dal passato di terzino nel Bologna in serie A, mi strinse la mano sorridendomi compiaciuto: entravo a far parte della squadra.