Il volume prende in considerazione l’evoluzione dell’iconografia della Visitazione di Maria ad Elisabetta, l’episodio narrato nel Vangelo di Luca e rappresentato innumerevoli volte nel corso dei secoli, sia in pittura che in scultura.
Iniziando dalle prime rappresentazioni nelle catacombe romane del IV secolo e proseguendo attraverso i mosaici bizantini, le tavolette eburnee medievali, la scultura wiligelmica, Bonanno Pisano, gli affreschi delle chiese ortodosse e le icone, Giotto, le tavole fiamminghe, il Sodoma, Luca Della Robbia, il Ghirlandaio, la miniatura francese del Quattrocento, il Borgognone, il Beato Angelico, il Pinturicchio, il Perugino, il Carpaccio, Raffaello, il Pontormo, Sebastiano del Piombo, Lorenzo Lotto, il Tintoretto, il Veronese, Ludovico Carracci, il Cavalier d’Arpino, le statue dei vari Sacri Monti, El Greco, Rubens, Francesco Maffei, il Sagrestani, Francesco de’ Mura o Jean Baptiste Jouvenet, si giunge a considerare le rappresentazioni ottocentesche e novecentesche di Mary Evelyn Pickering De Morgan, Maurice Denis, Pietro Gaudenzi, Achille Funi, Romano Romanelli e Franco Zeffirelli.
Viene posto anche un raffronto con le ‘visitazioni’ a carattere laico, da Jean Frédéric Schall a Silvestro Lega, da Brâncusi a De Chirico, da Diego Rivera a Virgilio Guidi, da Botero a Bill Viola.
Dalle varie opere vengono tratti gli schèmata, l’iconografia come nel tempo si è mantenuta o evoluta: dallo statòn all’hàire, dall’aspasmòs (l’abbraccio con le sue radici nel mondo greco, etrusco e romano) alla proskýnesis d’Elisabetta, dalla dexìosis alla raffigurazione del Magnificat.
Giampaolo Trotta, nato a Firenze nel 1956, si è laureato in Architettura presso il Dipartimento di Storia dell’Architettura e Restauro dell’Università di Firenze.
Dal 1983 al 1988 ha insegnato presso i corsi di Restauro dei Monumenti e dei Centri Storici, tenuti per conto del Ministero Italiano degli Affari Esteri, Dipartimento per la Cooperazione allo Sviluppo.
Dal 1988 al 2004 è stato consulente della Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici di Arezzo.
Dal 1996 al 2001 è stato professore a contratto di Storia dell’Architettura Medievale presso i corsi della Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze.
Nel 1999/2000 si è specializzato in storia dell’arte e critica d’arte moderna e contemporanea.
Dal 2005 al 2008 è stato art director e consulente per note gallerie d’arte veneziane e modenesi.
Ha pubblicato numerosissimi contributi scientifici concernenti la storia dell’architettura e dell’arte e la critica d’arte contemporanea.
È socio onorario dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze.